Charles Marie Louis Joseph Sarrabezolles,
detto Carlo
Scultore
Nato a Tolosa nel 1888 Morto a Parigi nel 1971
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Il Taglio diretto del cemento fresco
"La Scultura senza modello realizzata mediante il
taglio diretto del cemento non ancora rappreso"
Estratto dell'articolo scritto da C. SARRABEZOLLES,
1933.
La Parrocchia [Chiesa di Villemomble] non era ricca: come riuscire con
poco denaro a elaborare un complesso scultoreo di tale portata?"...È
così che io ho proposto di impiegare un cemento non ancora completamente
rappreso, e pur tuttavia resistente, nel quale io contavo di avere, nel
corso di qualche ora, il tempo di scolpire". cfr. Il Libro
"Carlo Sarrabezolles, sculpteur et statuaire" pagina 75.
"Carlo Sarrabezolles, scultore del cemento"
Estratto dall'articolo di J. de la Ruwière apparso sulla rivista "
Clarté ", 1932.
"Sarrabezolles ha scoperto un procedimento scultoreo, questa volta,
che stupisce e ricorda incontestabilmente la tecnica dei pittori di una
volta, dal momento che Sarrabezolles scolpisce il cemento fresco.
Il cemento, materiale ormai noto da diversi anni, è un procedimento che
esige l'impiego di modelli e di casseforme. Niente di simile qui, si
tratta di cemento scolpito.
Come il pittore a fresco dipinge lo strato bagnato che successivamente si
asciuga, Sarrabezolles, tolte le casseforme, dopo dieci ore di presa
intaglia il cemento fresco che si rapprende via via asciugando. La
difficoltà di un tale lavoro esige una abilità da parte dell'artista
pressoché inconcepibile, dal momento che il cemento si rapprende nel
corso qualche ora, e occorre quindi scolpire senza sosta (...).
Ciò che è nettamente prodigioso e sconcertante, è che tutte queste
figure sono state eseguite per blocchi successivi di due metri e cinquanta
a partire da basso, senza modello! Ciò significa che, sui ponteggi, senza
ripensamenti, senza disegni preparatori, l'artista comincia a incidere il
cemento, tolte le casseforme, e taglia la base di ognuno dei suoi
personaggi ruotando tutt'attorno al campanile. Solo dopo aver terminato
questa prima fase, dopo otto giorni circa, l'artista egli può cominciare
l'insieme dei busti e infine le teste. Insisto su questo fatto: non si
tratta di realizzare una statua, con un principio e una fine, ma di
realizzare tutto un insieme. Occorre passare dal drappeggio romano per
scolpire lo scudo gigliato, per poi accentuare la piega di una veste o
rivelare la ricchezza di un abito sacerdotale; passando senza sosta dalla
serenità di un San Benoît all'estasi di San Tommaso d'Aquino, alla
saggezza di Sant'Agostino"…
Numerosi articoli della stampa nazionale e internazionale si sono occupati
di questa invenzione. cfr. il Libro "Carlo
Sarrabezolles, sculpteur et statuaire"
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